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Visualizzazione dei post da 2010

Cosa sono?

"Ma un giorno o l'altro, che sia domani o fra vent'anni quando ne avrai cinquanta, ti renderai conto che chiunque tu sia e qualsiasi cosa tu abbia fatto, non poteva andare in modo granché diverso. Ti accorgerai che nella vita ti viene richiesto di fare una certa cosa , e quando sarai alla fine e le somme saranno tirate, sarai stato quella cosa lì , qualsiasi cosa sia. Hai ancora qualche speranza davanti a te, ma un giorno o l'altro scoprirai di essertela lasciata dietro." Edward Bunker, Come una bestia feroce

Città

"Vi siete mai accorti che una città appare estranea non soltanto quando la si vede per la prima volta ma anche quando vi passeggiamo per l'ultima volta prima di una partenza, prima di emigrare per non tornare più? Osservavo con attenzione le insegne. Le vetrine così note, che erano invece diventate dolorosamente nuove, e tutto sembrava raggrinzito, ristretto, rimpicciolito; come quando si rivedono la casa, il giardino e il cortile della nostra infanzia. Non si riesce a credere ai propri occhi, tanto ce li aspettavamo più ampi, più imponenti. E quando torniamo alla nostra vita di adulti, a farci male non è il pensiero della bellezza e del valore di ciò che abbiamo perduto, ma la consapevolezza che la nostra infanzia, del cui ricordo ci siamo nutriti così a lungo, era stata in realtà piccola e insignificante." Frigyes Karinthy, Viaggio intorno al mio cranio

Non balbettare

"Parlando con attenzione e senza balbettare (non balbetta da più di cinque anni), dichiara: 'Non capisco proprio. Non capisco assolutamente . Perché un racconto dovrebbe essere socio-qualcosa? La politica... la cultura... la storia... non sono forse degli ingredienti naturali di qualsiasi racconto, se ben scritto? Cioè...' Si guarda intorno, trova occhi ostili e ha la sensazione che avvertano un'aggressione nel suo intervento. Forse lo è. Si accorge che stanno pensando che forse tra di loro c'è un mercante di morte maschilista. 'Cioè... non potreste permettere a un racconto di essere semplicemente un racconto ?'" Stephen King, It

Manifesto per chi cerca un lavoro

"Davanti al manifesto c'era sì parecchia gente, ma esso non sembrava trovar molti consensi. I manifesti erano così tanti che nessuno vi dava più retta. Quel manifesto, in particolare, era anche più inattendibile di quanto di solito usino essere i manifesti. E aveva soprattutto un grave difetto: non diceva una parola sulla paga. Se fosse stata anche solo minimamente degna di considerazione, l'avrebbe certamente menzionata: non avrebbe insomma dimenticato l'argomento più suggestivo. Nessuno ci teneva particolarmente a diventare artista, mentre ognuno voleva essere pagato per il suo lavoro." Franz Kafka, America o Il disperso

La notte in cui stavo per morire

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Non sono un amante della poesia, non la giudico negativamente, è che non mi è capitato di appassionarmici mai, come per il teatro, chi lo sa, in futuro: tutto è possibile; sono un fanatico del racconto, della narrazione. Forse proprio per questo oggi vi regalo una poesia di Charles Bukowski, molto indicato per chi non ama la poesia, ma forse proprio per questo estremamente poetico, per quanto ne posso capire io. Charles Bukowski La notte in cui stavo per morire La notte in cui stavo per morire stavo sudando nel letto e potevo sentire i grilli e c'era una lotta fra gatti fuori e potevo sentire la mia anima sgocciolare attraverso il materasso e appena prima che toccasse il pavimento sono saltato su ero quasi troppo debole per camminare ma ho camminato un po' e acceso tutte le luci poi sono tornato a letto e ancora la mia anima sgocciolava attraverso il materasso e sono saltato su appena prima che toccasse il pavimento ho camminato un po' e acceso tutte le lu...

Ambizione

"Non ho nessun merito: l'avidità, che in questa nostra società sostituisce l'ambizione, mi ha sempre fatto ridere. Io miravo più in alto; vedrà per quel che mi riguarda che l'espressione è giusta." Albert Camus, La caduta

La migliore pubblicità: la morte

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Strano ma non lo conoscevo: Vic Chesnutt . Un cantautore statunitense. Un grandissimo artista. Non lo conoscevo, ma la notizia della sua recente morte mi ha fatto conoscere la sua storia ed il suo nome, e per la mia sempre viva curiosità di esplorare la musica, questo fantastico mondo, che molti non vivono persi negli idoletti-pop-patinati del momento (MI DISPIACE PER LORO DAVVERO), ho ascoltato, semplicemente, il suo ultimo disco: At The Cut . Non pensavo che potesse esistere un artista contemporaneo che potesse rivaleggiare con la storia della musica, e vincere spesso. Qualche tempo fa guardavo i miei dischi e vedevo che, un po' tristemente, quelli con meno di venti anni erano pochi davvero, quasi nessuno. Pensavo alla morte della musica. Poi a quasi trent'anni di età sono stato sorpreso. La sorpresa. Può ancora esistere? Prima pensavo che c'era tanta bella musica, e questo era fantastico, ma c'era , non se ne faceva di nuova, e quella poca mai all'altezza, la mus...