"Non si poteva mai dire cosa sarebbe potuto succedere, visto che, quando si trattava di cose vive, in qualche modo gli eventi andavano sempre in modo diverso."
Ogni uomo attraversa siffatte difficoltà. Per la persona media, questo è il momento in cui le esigenze della vita propria cozzano più duramente contro il mondo, e il progresso dev'essere più aspramente conquistato. Molti sperimentano la morte e la rinascita, che sono il nostro destino, una volta sola nella vita, quando cioè l'infanzia si decompone e lentamente crolla, quando tutte le cose care ci abbandonano e a un tratto sentiamo intorno a noi la solitudine e il gelo mortale dell'universo. Moltissimi rimangono per sempre aggrappati a questo scoglio e dolorosamente attaccati per tutta la vita al passato irrevocabile, al sogno del paradiso perduto che è fra tutti i sogni il peggiore e il più micidiale. Hermann Hesse, Demian
Ecco un racconto da leggere, alla ricerca di qualcosa di quasi perfetto, la perfezione non esiste chiaramente ma chi la vuole, ma la quasi perfezione è fantastica, insomma un racconto da leggere per davvero: L'addormentatrice di Guy de Maupassant, lo si trova nella raccolta di racconti Racconti bianchi, racconti neri, racconti della pazzia (Adelphi). Ci sono racconti e romanzi che vanno letti e che fanno bene, e quando si può non si deve rinunciare a consigliarli, ah nel racconto si parla di suicidio, ma in che modo, in che modo lo scopre chi lo legge.
"L'universo sarebbe completamente autonomo e non sarebbe soggetto ad alcuna influenza esterna. Non sarebbe stato creato, e non verrebbe mai distrutto: esso esisterebbe e basta. Finché si crede che l'universo abbia avuto un inizio, il ruolo di un creatore sembrerebbe chiaro. Ma se l'universo è in realtà completamente autonomo, senza un confine o un limite esterno, senza un principio né una fine, la risposta non è più tanto ovvia: che ruolo rimane per un creatore?" Stephen W. Hawking, La grande storia del tempo
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