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Visualizzazione dei post da 2009

Auguri Personali di Buon Natale

Voglio, per questo Natale, rubare le parole (come spesso faccio su questo blog) ad un grande scrittore: Charles Bukowski. In Factotum c'è un punto, che rappresenta l'inizio della carriera di successo di Bukoswki come scrittore, il punto di svolta in cui gli viene accettato da una grande rivista letteraria un racconto con questo titolo, che io voglio usare invece come mio personale augurio di Buon Natale, facendo un augurio soprattutto a me stesso: La mia anima strafogata di birra è più triste di tutti gli alberi di Natale morti del mondo.

Fa male al morale

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"Le navi non possono più attraccare, e se niente può entrare, niente può uscire. E gli aerei? Chiesi. Che cos'è un aereo? mi domandò con un sorriso meravigliato, come se avessi appena raccontato una barzelletta che non capiva. Un aeroplano, dissi. Una macchina che vola per aria e trasporta le persone da un posto all'altro. Ma è ridicolo, rispose, raccontare una tale assurdità. Non esiste niente del genere. È impossibile. Non ricordi? gli chiesi. Non so di cosa stai parlando, disse. Potresti finire nei guai se diffondi questo genere di assurdità. Al governo non piace le gente che inventa storie. Fa male al morale." Paul Auster, Nel paese delle ultime cose

Sosteneva Pereira

"Stai bene a sentire, Pereira, disse Silva, tu credi ancora nell'opinione pubblica?, ebbene, l'opinione pubblica è un trucco che hanno inventato gli anglosassoni, gli inglesi e gli americani, [...] noi siamo gente del Sud, Pereira, e ubbidiamo a chi grida di più, a chi comanda. [...] Però io faccio il giornalista, replicò Pereira. E allora?, disse Silva. Allora devo essere libero, disse Pereira, e informare la gente in maniera corretta. [...] Vai in Inghilterra, disse Silva, là potrai dirlo quanto ti pare, avrai un sacco di lettori. [...] Vado a letto, disse, l'Inghilterra è troppo lontana." Antonio Tabucchi, Sostiene Pereira

La storia dei popoli

"La storia dei popoli è sempre tragica, e la vita di ogni uomo assomiglia alla storia dei popoli." Mario Soldati, La sposa americana

C'è stato un tempo

"C'è stato un tempo in cui la gente aveva l'abitudine di rivolgersi di frequente a se stessa e non si vergognava di registrare le proprie transazioni interiori, mentre oggi tenere un diario è considerato una forma di autocompiacimento, una debolezza, e una cosa di cattivo gusto. Perché la nostra è un'epoca di duri." Saul Bellow, L'uomo in bilico

Un racconto da leggere

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Ecco un racconto da leggere, alla ricerca di qualcosa di quasi perfetto, la perfezione non esiste chiaramente ma chi la vuole, ma la quasi perfezione è fantastica, insomma un racconto da leggere per davvero: L'addormentatrice di Guy de Maupassant, lo si trova nella raccolta di racconti Racconti bianchi, racconti neri, racconti della pazzia (Adelphi). Ci sono racconti e romanzi che vanno letti e che fanno bene, e quando si può non si deve rinunciare a consigliarli, ah nel racconto si parla di suicidio, ma in che modo, in che modo lo scopre chi lo legge.

Malumore

"Il malumore e la pigrizia sono in tutto simili, perché il malumore è una specie di pigrizia. A questa siamo portati per natura, e tuttavia se troviamo la forza per reagire ecco che il lavoro diviene agevole e l'attività un vero piacere." Johann Wolfgang Goethe, I dolori del giovane Werther

I pazzi mi attirano

"I pazzi mi attirano: essi vivono in un paese misterioso di sogni bizzarri, in quella nube impenetrabile della demenza ove tutto quello che hanno visto sulla terra, tutto quello che hanno amato, tutto quello che hanno fatto ricomincia per loro in una esistenza immaginata di là da tutte quelle leggi che governano le cose e regolano il pensiero umano." Guy de Maupassant, La signora Hermet

Una nuova rivista letteraria

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HISTORICA & PROGETTO BABELE Nasce una nuova rivista, in formato esclusivamente cartaceo Dopo la presentazione a Book Modena, è ora disponibile anche sul sito HISTORICA & PROGETTO BABELE NUMERO ZERO, una nuova rivista letteraria esclusivamente cartacea realizzata in collaborazione con IL FOGLIO LETTERARIO e HISTORICA. Un format completamente nuovo, un esperimento che, se avrà successo, si affiancherà regolarmente alla ormai tradizionale PB in formato PDF. 100 PAGINE Soltanto 5 euro (spese di spedizione incluse)! Per acquistare ora la tua copia, clicca qui: http://www.progettobabele.it/cartaceo/numerozero.php La rivista contiene tra racconti, recensioni e tanto altro anche il mio breve intervento Obiettivi obiettivamente divergenti , sulle logiche non-logiche dei rapporti tra scrittori ed editori Leonello Ruberto

Obiettivi obiettivamente divergenti

Da poco pubblicato un mio breve articolo sull'editoria su uno speciale numero zero cartaceo della rivista Progetto Babele realizzato in collaborazione con IL FOGLIO LETTERARIO e HISTORICA WEB, presentato al Modena Book Festival. La rivista consta di 100 pagine b/n 26x21 con copertina a colori, viene venduta per corrispondenza al prezzo speciale di 5 euro spese di spedizioni incluse e può essere richiesta scrivendo a questa e-mail: progetto_babele@yahoo.it L´indice completo: Interviste Il soldato e la morte. Intervista ad Arturo Peréz-Reverte pg.14 A cura di Marco R.Capelli Intervista a: Patricia Wolf pg.25 A cura di Gina Sfera Uomini e libri, gli editori. Intervista a: Gianluca Ferrara pg.31 A cura di Gina Sfera Intervista a: Piersandro Pallavicini pg.61 A cura di Carlo Santulli Racconti Fuori piove di Fabio Martense pg.5 Lo spazio di un pensiero di Maria Giovanna Luini pg.12 L´appartamento di Vito Ferro pg.30 Microstorie di Enrico Genevois pg.32 Primavera di Carla Montuschi pg.36...

Mosche e zanzare

"Non riuscivo a scrivere. Dopo un paio di righe, per quanti sforzi facessi, non mi veniva nessuna idea. I miei pensieri vagavano altrove e non riuscivo a raccogliermi. Tutto m'impressionava e mi distraeva. Mosche e zanzare si posavano sulla carta e mi disturbavano. Soffiavo per cacciarle via, soffiavo, sempre più forte, ma invano. Le bestiole s'impuntavano, resistevano con forza fino a curvare le zampine sottili. Impossibile smuoverle. Trovavano il punto a cui aggrapparsi, puntavano le zampe contro una virgola o un'ineguaglianza della carta e vi si sostenevano incrollabili finché reputavano opportuno prendere il largo di loro iniziativa." Knut Hamsun, Fame

Recensione di un piccolo borghese

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Franz Werfel Morte di un piccolo borghese Passigli Editori, Pagg. 98, Euro 12,50 Leggere un libro come questo fa sempre piacere, è ritornare, se come è più che probabile ci si è già stati in altre occasioni durante le proprie letture, nella letteratura del secolo scorso al quale siamo appartenuti in qualche modo ed alla quale sembriamo non volere più avvicinarci con scritture contemporanee, in quell’Europa che si muove tra Praga, Berlino e Vienna, con due guerre mondiali e tanti grandi scrittori, non è nostalgia (certo non per le guerre che comunque continuano ad essere combattute non troppo lontano) di un’epoca letteraria già finita quando siamo nati noi lettori di oggi, è una constatazione, netta e precisa. Netta e precisa come questo libro che racconta la morte di un piccolo borghese, racconta proprio questo e non fa altro che raccontare questo. Nessuno vuole colpire il lettore, affascinarlo, sedurlo, si vuole solo raccontare, e qua e là lo scrittore che racconta sembra non esse...