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Visualizzazione dei post da luglio, 2017

Pallido puntino azzurro

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Da questo distante punto di osservazione, la Terra può non sembrare di particolare interesse. Ma per noi, è diverso. Guardate ancora quel puntino. È qui. È casa. È noi. Su di esso, tutti coloro che amate, tutti coloro che conoscete, tutti coloro di cui avete mai sentito parlare, ogni essere umano che sia mai esistito, hanno vissuto la propria vita. L'insieme delle nostre gioie e dolori, migliaia di religioni, ideologie e dottrine economiche, così sicure di sé, ogni cacciatore e raccoglitore, ogni eroe e codardo, ogni creatore e distruttore di civiltà, ogni re e plebeo, ogni giovane coppia innamorata, ogni madre e padre, figlio speranzoso, inventore ed esploratore, ogni predicatore di moralità, ogni politico corrotto, ogni "superstar", ogni "comandante supremo", ogni santo e peccatore nella storia della nostra specie è vissuto lì, su un minuscolo granello di polvere sospeso in un raggio di sole. La Terra è un piccolissimo palco in una vasta arena cosmica. Pe...

Quanto l'Africa ha dato al Mondo

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"L'Africa ha dato al resto del mondo molto più di quello che il resto del mondo sarà mai in grado di restituirle." Questa frase, risposta a un tweet di Casa Lettori sull'entusiasmo della propria figlia di ritorno dall'Africa, è venuta fuori in modo spontaneo, immediato. E questo la rende ancora più vera. Non è il solito buonismo, che un cinico razionalista come me non vede mai di buon occhio. Ma si fonda sulla solita, e onnipresente, Storia. Approfitto infatti del maggiore spazio di un blog rispetto ai 140 caratteri di Twitter per chiarire il punto. Qua non stiamo a parlare della meschinità delle lamentele per l'immigrazione che affollano la Rete, ma di qualcosa che va oltre. Non meno tragico, ma sicuramente più nobile. Di solito non mi piace parlare di nazioni, essendo più che altro delle convenzioni decise a suon di guerre, mentre accetto un po' di più i continenti, perché la geografia mi pare assai più imparziale della politica. Insomma,...

Ricordi e memoria ai tempi dei social network

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Stamattina mi sono alzato e ho aperto Facebook aspettandomi l'ennesima cazzata. Cos'altro ti aspetti dai social network? Niente, se non fosse che ormai ci vinci le elezioni per governare una superpotenza oggi sui social, quindi prenderli con leggerezza non mi sembra saggio. Oggi Facebook mi propone un ricordo che potrebbe farmi "piacere": un articolo sulle vittime dell'attentato di Nizza del 14 luglio di un anno fa. Sul perché e come ero presente a quella serata sulla Promenade des Anglais non voglio dire altro che non ho subito conseguenze dirette, né assistito coi miei occhi a niente di più terrificante del panico delle persone in fuga. E mi fermo per non aggiungere un'inutile testimonianza alle tante già inutili testimonianze esistenti. Nessun bisogno quindi di commentare la proposta indelicata. Ma che mi fa pensare che, più che mai, urge un filtro umano sui social network, un, molti di più in realtà cervelli umani che ci mettano un po' di giudiz...

Rischio soffocamento

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"Il linguaggio articolato nasce dunque con il marchio del rischio: per godere dei suoi vantaggi dobbiamo correre il pericolo del soffocamento." Citazione tratta dall'articolo intitolato " Una storia naturale della coscienza " di Telmo Pievani, a proposito dell'evoluzione del linguaggio e della coscienza, originariamente pubblicato sulla rivista L'Ateo, https://www.uaar.it/uaar/ateo/archivio/2013_1_art2.html

Vita da scrittore

“Ho una vita interessante, ma devo scrivere perché se non scrivo in un certa misura non posso godermi il resto della mia vita.” Ernest Hemingway, Verdi colline d'Afr ica

Chi è Louis Tomlinson?

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Ogni tanto mi diverto con Google, comincio a digitare qualcosa e vedo cosa mi viene suggerito. Se per esempio comincio a digitare "Louis" compare... "Tomlinson": non "Armstrong" ma "Tomlinson"... e chi è? Una rapida nuova ricerca mi fa scoprire che è un cantante, membro del gruppo One Direction. Tutto qui, un'informazione in più non fa male. Ma una in meno sì. Il gioco che faccio con Google, infatti, non è così innocuo se approfondiamo. Nel momento in cui tutto passa da Google, Facebook e Twitter, nel momento in cui Google non è più un semplice motore di ricerca che suggerisce gli argomenti più cercati, be', basare tutto sulla popolarità non funziona più. Andrebbe inserita anche la variabile (molto meno variabile) "qualità". Non è possibile. Invece sì, se si considera che può essere ottenuta con cose concrete come la Storia, il peso che un artista ha avuto, i libri che su di lui sono stati pubblicati. Se infatti ent...

La benefica popolarità di Piero Angela

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Mi fa piacere che uno come Piero Angela sia popolare. Mi accorgo di come il suo nome circoli su Twitter e penso che non può fare che bene, vista la deriva culturale verso cui va il nostro paese. Esagero? Secondo me invece ci siamo dentro completamente. A chi non è capitato di parlare di cultura, o di musica, ed essere attaccato in quanto tradizionalista, spocchioso, o peggio (soprattutto nell'anonimato del web dove le offese abbondano)? Cosa ingiusta, perché sbagliata. Vero, ci sono alcuni intellettuali che si sono costruiti una nicchia a loro vantaggio, probabilmente perché al di fuori di quella sarebbero senza lavoro. Ma la cultura è una cosa di tutti, umana e vibrante. Come il jazz (Piero Angela è anche un pianista jazz). E anche il jazz oggi viene visto come "roba da intellettuali". Niente di più falso, il jazz è trasgressione pura, lo dice la Storia, è la musica di tutti. Di più: il jazz è l'invenzione della trasgressione, molto prima che le varie star s...

Razzismo variabile

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In occasione delle celebrazioni del 4 luglio per la nascita di Louis Armstrong (nato in realtà non il 4 luglio del 1900 come lui stesso ha sempre creduto, ma il 4 agosto del 1901 come scoperto successivamente dopo la sua morte) su Radio WKCR sono venuto a conoscenza di un particolare interessante a proposito di un film sul jazz che avrebbe dovuto essere realizzato da Orson Welles. Ne parlava Phil Schaap , che può essere definito il maggiore esperto di jazz esistente, DJ, tecnico, studioso ed educatore coinvolto in gran parte delle maggiori scoperte di tesori della musica jazz che si credevano perduti, nel loro restauro e nella loro diffusione. Schaap immagina anche la qualità che avrebbe avuto un simile progetto, che alla fine sfociò in un nulla di fatto e nella realizzazione invece del film New Orleans , in cui recitano niente di meno che Louis Armstrong e Billie Holiday. È stata l'occasione per ascoltare la fantastica colonna sonora, e accennare a quanto il film sia or...