Ricordi e memoria ai tempi dei social network
Stamattina mi sono alzato e ho aperto Facebook aspettandomi l'ennesima cazzata. Cos'altro ti aspetti dai social network? Niente, se non fosse che ormai ci vinci le elezioni per governare una superpotenza oggi sui social, quindi prenderli con leggerezza non mi sembra saggio.
Oggi Facebook mi propone un ricordo che potrebbe farmi "piacere": un articolo sulle vittime dell'attentato di Nizza del 14 luglio di un anno fa. Sul perché e come ero presente a quella serata sulla Promenade des Anglais non voglio dire altro che non ho subito conseguenze dirette, né assistito coi miei occhi a niente di più terrificante del panico delle persone in fuga. E mi fermo per non aggiungere un'inutile testimonianza alle tante già inutili testimonianze esistenti.
Nessun bisogno quindi di commentare la proposta indelicata. Ma che mi fa pensare che, più che mai, urge un filtro umano sui social network, un, molti di più in realtà cervelli umani che ci mettano un po' di giudizio.
Quando, a fine anno mi sembra, Facebook propone quei bei video dei tuoi ricordi, io, che condivido soprattutto notizie, qualche post ironico o uno sporadico commento di attualità, be', mi ritrovo con un video che è una bella schifezza.
Il che ti fa capire che Facebook funziona se usato in un certo modo, se ci metti foto di serate con amici e viaggi e foto con la linguaccia e ti viene fuori quel bel video finto-emozionante.
Quindi non funziona bene, perché non tutti siamo uguali, per quanto abili siano a standardizzarci e classificarci in automatico.
Andiamo allora su Twitter, diamo uno sguardo alle tendenze per il 17 luglio: ovviamente la morte di George A. Romero avvenuta ieri, e più staccata quella di Martin Landau (due giorni fa). A parte il ritardo, le tendenze come al solito ignorano completamente la dimensione storica, per esempio la data del 17 luglio è legata anche alla morte di Billie Holiday e John Coltrane.
Non mi dilungo in spiegazioni e approfondimenti, perché non conosco il livello di conoscenza e consapevolezza del lettore; mi limito quindi a lasciare aperta la falla, per tutti quelli in grado di rendersi conto di quanto sia grossa.
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